Decreto Cura Italia; divieto di licenziamento retroattivo dal 23 febbraio 2020
Il Decreto “Cura Italia” nell’ambito delle varie disposizioni a favore di lavoratori e imprese colpiti dall’emergenza Covid-19 è intervenuto anche in tema di licenziamenti, andando a tutelare i dipendenti licenziati dopo il 23 febbraio.
Il Decreto stabilisce che:
– a partire dal 17 marzo fino al 15 maggio non possono essere avviate procedure di licenziamento collettivo (si tratta di licenziamenti che riguardano più di 5 dipendenti nella stessa azienda);
– le procedure di licenziamento collettivo avviate dopo il 23 febbraio sono sospese;
– i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo sono vietati fra il 17 marzo ed il 15 maggio e le procedure di licenziamento individuale avviate dopo il 23 febbraio sono considerate nulle.
Allo stesso tempo, poiché i periodi di quarantena o malattia dipendenti da contagio da Coronavirus non possono essere conteggiati ai fini del periodo di comporto, sono vietati anche i licenziamenti per superamento del periodo di comporto se la malattia deriva da Coronavirus.