Modelli REDDITI e IRAP: ultimo allungo fino al 10 dicembre
Non è ancora tempo di abbassare la guardia sulle dichiarazioni 2020 (Modelli REDDITI e IRAP), perché proprio allo scoccare della scadenza del 30 novembre, anzi a essere precisi a scadenza ormai scoccata (visto che la Gazzetta col Dl Ristori Quater è stata pubblicata nella notte fra il 30/11 e il 1° dicembre), è arrivata la proroga fino al 10/12. In ogni caso l’allerta fra gli addetti ai lavori circolava già dal pomeriggio di venerdì 27 novembre, quando dalla sala stampa del MEF era partito un comunicato che anticipava l’uscita del provvedimento all’interno del Decreto Ristori Quater, varato poi dal CdM di domenica 29 e pubblicato appunto in Gazzetta Ufficiale nella notte fra il 30 e l’1, ma con data comunque 30/11. Una finestra extra, insomma, per dare modo di mettersi in pari a quanti, nell’anno travagliato del Covid, non abbiano ancora potuto adempiere all’obbligo fiscale; obbligo dal quale, in tempi normali, sarebbero stati estromessi.
C’è soprattutto un elemento da rimarcare: a differenza infatti dell’altra proroga (sempre al 10/12), concessa dal Dl Ristori Quater sul versamento delle seconde o uniche rate di acconto 2020 ai fini Irpef, Ires e Irap, valida solo per gli esercenti di attività commerciali/arti o professioni, questa sulla trasmissione telematica dei Modelli REDDITI e IRAP vale invece per tutti: dai dipendenti/pensionati fino ai redditi d’impresa o ai titolari di partita Iva che svolgono arti o professioni. Quanto al Modello REDDITI, per cui CAF ACLI continua a mettere a disposizione la sua consulenza, questi dieci giorni in più saranno un’occasione di recupero non solo per le partite Iva, le società, le imprese o gli enti commerciali, ma anche per quei dipendenti o pensionati che, pur essendo tenuti a dichiarare i redditi 2019, hanno già mancato l’appuntamento col Modello 730.
Non solo, c’è poi l’altro aspetto dei modelli correttivi. La proroga al 10 dicembre, infatti, si porta dietro automaticamente anche il termine di consegna per coloro che, pur avendo presentato il 730/2020, si sono poi accorti di aver commesso degli errori, la cui rettifica, a seconda ovviamente del tipo di errore, potrebbe comportare un esito a favore o a sfavore del contribuente, cioè un minor/maggior credito o viceversa un minor/maggior debito rispetto all’esito con cui si era chiusa la dichiarazione originaria.
Platea vasta anche per il Modello IRAP, che infatti chiama a raccolta persone fisiche, società semplici o in nome collettivo e in accomandita semplice, soggetti IRES e amministrazioni pubbliche con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare (più info nella pagina del servizio). La dichiarazione, secondo prassi, si considera presentata nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate e la prova della presentazione è data dalla comunicazione attestante l’avvenuto ricevimento dei dati, rilasciata sempre per via telematica. Gli intermediari fiscali come CAF ACLI, abilitati alla trasmissione telematica della dichiarazione, sono quindi pronti a prolungare la loro assistenza fino alla data del 10 dicembre.