18app: per il bonus 2020 traguardo al 28 febbraio
Tempi agli sgoccioli per i ragazzi nati nel 2001 (che dunque hanno compiuto 18 anni nel 2019) per dare fondo al “portafoglio” del Bonus Cultura, edizione 2020 (per il 2021 il bonus è stato confermato ma le procedure di registrazione devono ancora essere avviate). Ad annunciarlo è il portale www.18app.italia.it, al quale i nati nel 2001 dovevano registrarsi entro lo scorso 31 agosto 2020 per avere appunto la possibilità di accedere al tesoretto culturale messo a loro disposizione.
La data limite oltre la quale non sarà più possibile sfruttare il bonus pari a 500 euro è il 28 febbraio 2021. Fino a quel giorno, quindi, i ragazzi classe 2001 dotati di SPID che entro il 31 agosto 2020 hanno effettuato la registrazione a 18app, potranno sbizzarrirsi con tutte le possibilità di spesa indicate da una specifica faq del sito, scegliendo chiaramente tra le sole rimaste fattibili a causa delle restrizioni causate dalla pandemia, ovvero:
- libri (inclusi audiolibri e libri elettronici, esclusi supporti hardware di qualsiasi natura atti alla relativa riproduzione);
- titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
- musica registrata (cd, dvd musicali, dischi in vinile e musica online, esclusi supporti hardware di qualsiasi natura atti alla relativa riproduzione);
- corsi di musica;
- corsi di teatro;
- corsi di lingua straniera;
- prodotti dell’editoria audiovisiva (singole opere audiovisive, distribuite su supporto fisico o in formato digitale, con esclusione di supporti hardware di qualsiasi natura atti alla riproduzione)”.
Il regolamento esclude esplicitamente l’acquisto di “abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi”, ma nel frattempo per la prima volta, rispetto agli anni scorsi, è stata introdotta la possibilità di acquistare anche “cd e dvd musicali e cinematografici”, divieto che in effetti si faceva fatica a comprendere, vista la filosofia di fondo del bonus come incentivo al consumo culturale da parte dei giovanissimi.
C’è poi un’altra cosa da chiarire: se da un lato “non ci sono limiti di spesa per un singolo acquisto”, tenendo presente ovviamente il tetto massimo dei 500 euro, dall’altro “non è tuttavia possibile comprare più di una unità dello stesso bene o servizio”. Tale regola in sostanza mette in luce l’impossibilità di “cedere” il bonus a terzi o di spenderlo a scopi utilitaristici, nel senso che non è possibile fare acquisti che coinvolgano se stessi e gli altri o acquistare tanti pezzi uguali per poi magari rivendere.
È chiaro che c’è sempre la possibilità di fare dei regali: se ad esempio acquisto la copia di un libro non dev’essere necessariamente per me, ma vuol dire piuttosto che se volessi acquistare più copie dello stesso libro, cd o dvd non potrei farlo, così come – ipoteticamente – non potrei acquistare più biglietti per uno spettacolo cinematografico o per un concerto, visto che il bonus è strettamente nominativo.