Superbonus con vista al 2023: per chi vale la proroga?
Considerato uno dei provvedimenti cardine nell’ottica della transizione green (caposaldo del PNRR post Covid), il Superbonus 110% “incassa” una prima proroga che per il momento tocca solo alcuni dei papabili beneficiari della maxi-detrazione nel suo complesso.
Come stabilito infatti dal Decreto Legge 59/2021, in tema di misure e risorse ai fini del Piano nazionale di ripresa e resilienza, resterà valido fino al 2022 o, in altri casi, fino al 2023, per le seguenti tre tipologie:
- Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari);
- condomini;
- persone fisiche.
Restano quindi escluse – fino a nuovo ordine – le attività di impresa, arte o professione. Vediamo quindi nello specifico come si ridisegna la tempistica del Superbonus in relazione alle singole categorie citate.
Per le persone fisiche, se in base all’impostazione originaria dettata dal decreto Rilancio la validità della detrazione era limitata alle spese documentate e sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, adesso il limite viene spostato in avanti fino al 31 dicembre 2022, a patto però che “alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo”.
Per quanto riguarda invece i lavori effettuati nei condomìni, potranno rientrare nell’agevolazione tutte le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, senza vincoli rispetto allo stato di avanzamento degli interventi, a differenza di quanto era stato previsto dal Dl Rilancio, secondo il quale sarebbero state detraibili le spese effettuate sì fino al 31 dicembre 2022, a patto però che entro il 30 giugno 2022 fossero stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Ed infine abbiamo le case popolari: anch’esse avranno diritto a un anno in più, cioè potranno ottenere l’agevolazione per tutti i costi sostenuti fino al 31 dicembre 2023, ma sempre a condizione che al 30 giugno 2023 abbiano completato il 60% di tutta la ristrutturazione prevista.