Bonus idrico; ok per l’invio dell’istanza di rimborso
Dal 17 febbraio è stata finalmente avviata la piattaforma online del MITE (Ministero della transazione ecologica) per fare domanda ai fini del Bonus Idrico (l’attivazione in realtà era prevista per gennaio). Il bonus è rivolto alle persone che nell’arco di tutto il 2021 hanno sostenuto delle spese per “interventi domestici finalizzati al risparmio d’acqua”.
“Possono beneficiare del bonus – informa il MITE – i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, che abbiano effettuato nel corso dell’anno 2021 interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua”.
Più esattamente l’agevolazione viene riconosciuta sulle spese sostenute per:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Tale beneficio non va confuso con l’altro bonus (“Acqua potabile”) valido sulle spese sostenute sempre nel 2021, ma per l’acquisto delle tecnologie utili al miglioramento dell’acqua da bere, e quindi incentivanti alla riduzione della plastica. Oltretutto il Bonus Acqua potabile ha regole molto diverse anche sul piano della stessa domanda di applicazione: funziona infatti come un credito fiscale riconosciuto in dichiarazione dei redditi o al limite tramite compensazione col Modello F24, ma comunque successivamente a una comunicazione specifica da trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio.
Il Bonus Idrico, invece, è in tutto e per tutto un rimborso diretto della spesa sostenuta che viene accreditato sul conto del richiedente fino a un massimo di 1.000 euro, e comunque, fa presente il MITE, “fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili” (cioè in pratica lo Stato rimborserà i cittadini richiedenti fin quando non sarà stato esaurito il plafond destinato appositamente a questo bonus).
È qui appunto entra in gioco la piattaforma attivata il 17 febbraio. Il cittadino deve quindi loggarsi tramite SPID e seguire la procedura indicata dal MITE, effettuando l’inserimento/caricamento di tutta una serie di dati personali e tecnici riguardanti la natura dell’intervento per cui si domanda il rimborso.