Pensione scuola: computo, riscatto e ricongiunzione
Il personale della scuola, quando entra in ruolo, deve fare alcuni adempimenti per regolarizzare l’assunzione e le proprie posizioni contributive. Oltre alla cosiddetta “Dichiarazione dei servizi”, il neo-assunto procede generalmente alla presentazione di tutta una serie di istanze che incidono sulla posizione assicurativa e che valgono ai fini pensionistici fondamentali perché saranno documenti necessari in futuro, quando si farà la richiesta di pensione.
Si tratta, in particolare, delle domande di:
– Computo gratuito dei servizi scolastici pre-ruolo (incarichi, supplenze) resi con iscrizione Inps;
– Riscatto oneroso del corso legale di laurea o di altri titoli di studio;
– Ricongiunzione onerosa dei periodi assicurativi Inps legati a lavori svolti nel privato.
È da evidenziare che il campo di applicazione dei riscatti a pagamento è molto più vasto: infatti comprende la possibilità di ottenere la valutazione ai fini pensionistici dei periodi di sospensione del rapporto lavorativo privi di retribuzione – riscatto di aspettative per motivi personali o familiari, o per motivi di studio – e dei periodi tra decorrenza giuridica e decorrenza economica dell’immissione in ruolo.
Le ricongiunzioni si estendono anche a gestioni previdenziali diverse dall’Inps e comprendono, ad esempio, la gestione ex-Enpals dei lavoratori dello spettacolo e tutte le Casse dei Liberi Professionisti.
Una particolare forma di accredito gratuito riguarda eventuali maternità avvenute al di fuori di un periodo di occupazione lavorativa, e riguarda i 5 mesi corrispondenti al congedo di maternità ex-astensione obbligatoria.
Nella maggior parte dei casi, la domanda viene presentata all’atto dell’immissione in ruolo, tuttavia potrebbe anche non essere mai stata prodotta.
Per questo motivo, in sede di attivazione della pratica di pensione, è bene portare al Patronato Acli tutti i documenti in proprio possesso riguardanti le diverse istanze presentate nel corso degli anni.
Per poter accedere alla pensione, i dipendenti del comparto scuola devono raggiungere:
Pensione di vecchiaia
– per uomini e donne: 20 anni di contributi e 67 anni di età
Pensione anticipata
– per le donne: 41 anni e 10 mesi di contributi
– per gli uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi
Opzione donna
– Per le sole donne resta in vigore la norma che consente l’accesso alla pensione con 58 anni di età e 35 anni di anzianità contributiva, entrambi maturati entro il 31 dicembre 2021
– L’assegno pensionistico verrà conteggiato per intero con il sistema contributivo
Pensione Quota 100
– 62 anni di età e minimo 38 anni di contributi al 31 dicembre 2021
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