Pensione d’inabilità; calcolo misto o contributivo?
Oggi parliamo di invalidità previdenziale INPS, nello specifico facciamo chiarezza sulla differenza economica di calcolo tra l’assegno di invalidità e la pensione di inabilità, ma prima vediamo quali sono i documenti essenziali per inoltrare la domanda.
Per presentare le domande, è necessario richiedere al proprio medico il certificato telematico Mod. SS3. Con la copia del certificato medico e l’ultima dichiarazione dei redditi personale e del coniuge, rivolgiti alla sede del Patronato ACLI di Roma più vicina che trasmetterà la domanda all’INPS e ti assisterà per tutti gli adempimenti successivi.
Il calcolo e la maggiorazione contributiva
L’importo mensile viene determinato con il sistema di calcolo misto, una quota calcolata con il sistema retributivo ed una quota con il sistema contributivo oppure, se il lavoratore ha iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, con il sistema contributivo.
Ma, rispetto all’assegno di invalidità, con la pensione di inabilità vi è una differenza molto importante dal punto di vista economico. Infatti, per la pensione di inabilità, l’anzianità contributiva maturata viene incrementata (nel limite massimo di 2080 contributi settimanali) dal numero di settimane che trascorrono tra la decorrenza della pensione e il compimento di 60 anni di età, sia per le donne sia per gli uomini a seguito dell’introduzione del sistema contributivo per le anzianità maturate dal 1° gennaio 2012.