Faq 730; domande e risposte
730 è obbligatorio?
No, non è obbligatorio a priori fare il Modello 730. Dipende dalla situazione di ciascun contribuente, ad esempio dalle tipologie di reddito percepite. In linea generale il 730 è un modello semplificato di dichiarazione che può essere utilizzato da lavoratori dipendenti, pensionati o da coloro che percepiscono redditi assimilati al lavoro dipendente per dichiarare i propri redditi o per godere delle agevolazioni (detrazioni o deduzione) per gli oneri sostenuti l’anno precedente.
Quando si può utilizzare il modello 730?
Possono utilizzare il Modello 730 i contribuenti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati (es. co.co.co. e contratti di lavoro a progetto), redditi dei terreni e dei fabbricati, redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA (ad esempio prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente), redditi diversi (ad esempio redditi di terreni e fabbricati situati all’estero) e alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata. In più dal 2020 è stata introdotta un’importante novità che permette di fare il 730 anche agli eredi per conto delle persone decedute.
Quando è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi?
È obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi quando si hanno più redditi contemporaneamente, ad esempio più contratti da lavoro dipendente nello stesso anno sottoscritti con più datori di lavoro, nel caso in cui l’ultimo datore di lavoro non abbia effettuato il conguaglio. Oppure è obbligatorio quando si hanno più redditi di diversa natura, ad esempio un reddito da lavoro dipendente più un reddito derivante dalla locazione di un fabbricato di proprietà. Può essere inoltre obbligatorio quando le ritenute fiscali non sono state correttamente effettuate dall’unico datore di lavoro con cui si è intrattenuto un rapporto professionale, oppure quando si ha un datore di lavoro che non fa (perché non può) le veci di sostituto d’imposta (è il caso ad esempio delle colf/badanti che ricevono la retribuzione lorda, senza ritenute, da parte della famiglia privata).
Chi è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi?
Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e quindi anche del Modello 730 i contribuenti che hanno percepito esclusivamente determinate tipologie di reddito. Ad esempio, sono certamente esonerati i contribuenti con soli redditi da abitazione principale più eventuali altri fabbricati non locati; sono anche esonerati i contribuenti con soli redditi da lavoro dipendente o pensione a patto che il datore di lavoro/ente pensionistico abbia effettuato correttamente tutte le ritenute fiscali in busta paga, oppure coloro che oltre ad aver percepito redditi da lavoro dipendente o pensione, posseggono anche la loro abitazione principale più altri eventuali fabbricati non locati. Devono infine presentare sempre la dichiarazione i contribuenti che vogliono far valere le detrazioni o le deduzioni relative ad alcune spese sostenute.
Quando scade il 730?
La presentazione del Modello 730 scade il 30 settembre di ogni anno.
Rimborso 730 quando arriva?
Se il Modello 730 è stato fatto riportando i dati del sostituto d’imposta, il rimborso arriva, per i lavoratori dipendenti, direttamente in busta paga dal mese di luglio in poi (dipende quando si presenta il modello); nel caso invece dei pensionati il rimborso avviene direttamente sulla rata di pensione a partire dal mese di agosto. Se invece il Modello 730 è stato fatto senza indicare i dati del sostituto d’imposta, allora il rimborso spettante sarà effettuato da parte dell’Agenzia delle Entrate entro la fine dell’anno, o all’inizio dell’anno successivo, sul conto corrente del contribuente.
Per quanti anni conservare il 730?
Il Modello 730 va conservato (con tutta la documentazione annessa) fino al 31 dicembre del 5° anno successivo a quello in cui è stato presentato (termine stabilito per l’accertamento). Quindi un 730 presentato nel 2018 va conservato assieme alla documentazione fino al 31 dicembre 2023.
730 congiunto: quando si può fare?
La possibilità di fare il Modello 730 congiunto è riservata sia ai coniugi che ai contribuenti facenti parte di un’unione civile sancita ai sensi della Legge 76/2016 (cosiddetta Legge Cirinnà). Può essere fatta in due casi: quando entrambi i coniugi/uniti civilmente possiedono tipologie di redditi che possono essere dichiarate nel Modello 730; oppure quando almeno uno dei due coniugi/uniti civilmente ha un sostituto di imposta al momento della presentazione del modello.
Come fare 730 congiunto online?
Anche nel Modello 730 congiunto online chi presenta la dichiarazione è indicato come “dichiarante” mentre l’altro è definito “coniuge”. Entrambi devono quindi qualificarsi, il primo come dichiarante, l’altro come coniuge, ed è sempre necessario inserire sulla griglia di compilazione online il codice fiscale dell’altro coniuge nel prospetto dei familiari.
730 per pensionati è obbligatorio?
No, come avviene per i lavoratori dipendenti non è sempre obbligatorio, lo diventa se il pensionato percepisce altri redditi imponibili oltre alla pensione, ad esempio il canone di una casa data in affitto o magari dei redditi da prestazioni occasionali. In linea di massima, se il pensionato percepisce solo la sua pensione è esonerato dall’obbligo.
Rimborso 730 pensionati quando arriva?
Per i pensionati il rimborso del credito risultante dal Modello 730 arriva nella busta paga di agosto o settembre.
730 con due CU: come fare?
Se ci sono due (o anche più) CU riferite allo stesso anno, è segno allora che il contribuente ha ricevuto più redditi, quindi, a meno che l’ultimo datore di lavoro non abbia effettuato il conguaglio definitivo tenendo conto di tutti quanti redditi (cosa assai poco probabile), vigerà l’obbligo di fare il Modello 730. In ogni caso, in presenza di più CU, è sempre consigliabile far esaminare la propria situazione da una delle nostre sedi CAF ACLI.
730 senza cud: come fare?
Senza avere (almeno) una CU è semplicemente impossibile fare il Modello 730. Il Modello 730 presuppone infatti l’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente, quindi, se non c’è la CU, non c’è nemmeno la possibilità di fare il Modello 730. In quel caso l’unica soluzione è fare il Modello REDDITI (ex Modello Unico).
730 con partita iva
I contribuenti con partita Iva non possono fare il Modello 730, nemmeno se hanno percepito anche un reddito da lavoro dipendente o pensione. Devono fare per forza il Modello REDDITI (ex Modello Unico).
730 quali spese si possono detrarre
È molto lungo l’elenco delle spese che si possono detrarre col Modello 730. In linea di massima i principali oneri detraibili sono le spese mediche, le spese per i mutui di acquisto dell’abitazione principale, le spese d’istruzione, le spese funebri, quelle per i lavori di ristrutturazione o di risparmio energetico o per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
730 errato, come correggerlo?
Se il Modello 730 è errato – a seconda di quale sia l’errore commesso – c’è la possibilità di fare entro il 25 ottobre un Modello 730 integrativo per correggere gli errori commessi a proprio sfavore, oppure entro il 31 ottobre un Modello REDDITI integrativo per correggere gli errori commessi a proprio favore.
TFR nel 730, va dichiarato?
Se il Tfr viene erogato nella maniera ordinaria, cioè separatamente quando si conclude il rapporto di lavoro, non va mai dichiarato nel 730 perché in quel caso è soggetto a tassazione sostitutiva. Se invece il lavoratore ha fatto richiesta di averlo anticipato in busta paga, sulle quote di Tfr anticipate viene applicata l’ordinaria tassazione Irpef, quindi in pratica il Tfr viene dichiarato nel Modello 730 come un normale reddito da lavoro dipendente.
730 detrazioni figli a carico: quali sono?
Di norma sono considerati fiscalmente a carico i figli fino a 24 anni con redditi non superiori a 4.000 euro. Dai 25 anni in su restano invece a carico i figli con redditi non superiori a 2.840,51 euro. Fino alle dichiarazioni 2022 – redditi 2021 – sono state regolarmente applicate le detrazioni spettanti sui figli a carico, mentre dal 730/2023 – redditi 2022 – le detrazioni cessano di essere applicate per i figli minori e maggiorenni fino a 21 anni, per i quali invece le famiglie percepiscono dal 1° marzo 2022 l’Assegno Unico Universale. Restano invece valide le detrazioni al 19% riconosciute sulle spese materiali sostenute per i figli (scuola, università, sport, medicinali, ecc). Infine, per i ragazzi dai 22 anni in su, quando cessa l’Assegno Unico, se il figlio è sempre nella condizione di essere fiscalmente a carico, ricominciano a essere applicate le vecchie detrazioni, che di solito vanno spartite al 50% fra i genitori, oppure, in alternativa, i genitori possono decidere di concentrare l’intera detrazione sull’imposta del genitore che fra i due ha il reddito annuo più elevato.
730 detrazioni casa: quali sono?
Nel Modello 730 le detrazioni sulla casa possono riferirsi a diverse tipologie di spesa: ad esempio ci sono quelle sugli interessi passivi dei mutui bancari per l’acquisto dell’abitazione principale, poi ci sono le detrazioni sulle spese di ristrutturazione, risparmio energetico o di acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Partita iva: presentare 730 o unico?
I contribuenti con partita Iva non possono fare il Modello 730, nemmeno se hanno percepito anche un reddito da lavoro dipendente o pensione. Devono fare per forza il Modello REDDITI (ex Modello Unico).