Dichiarazione IVA al fotofinish: traguardo il 2 maggio
Tutti i titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa, attività artistiche o professionali, salvo determinate esclusioni, devono presentare annualmente la dichiarazione Iva in via telematica all’Agenzia delle entrate, direttamente o tramite intermediari abilitati (CAF ACLI Service Roma è disponibile al servizio su appuntamento).
Dichiarazione IVA anche entro 90 gg dopo la scadenza
L’adempimento scade il 2 maggio in quanto il 30 aprile è domenica e il 1° maggio è festa. Come ogni anno sono valide anche le presentazioni effettuate novanta giorni oltre tale data, ma sconteranno ovviamente le sanzioni previste dalla legge. La scadenza rappresenta anche il limite entro cui esercitare la detrazione per l’imposta assolta nel 2022. Quindi entro il 2 maggio 2023 è possibile esercitare il diritto alla detrazione Iva per gli acquisti di beni e servizi il cui diritto è sorto nel 2022 e le cui fatture sono state ricevute entro il 31 dicembre 2022.
Dichiarazione IVA: chi deve presentarla
L’appuntamento annuale riguarda tutti i contribuenti esercenti attività d’impresa, attività artistiche o professionali, anche in forma associata, titolari di partita Iva. Sono esclusi dalla presentazione del modello determinati soggetti, che nonostante siano in possesso di una valida partita Iva, non sono tenuti all’adempimento in base alle disposizioni normative, come ad esempio i contribuenti che per l’anno d’imposta hanno registrato esclusivamente operazioni esenti e i contribuenti forfetari e minimi.
Dichiarazione IVA tramite intermediari e Caf
Non è previsto un termine di consegna della dichiarazione agli intermediari che dovranno poi provvedere alla trasmissione telematica, ma solo quello entro cui le dichiarazioni devono essere presentate all’Agenzia (2 maggio appunto). La trasmissione invece entro novanta giorni dalla scadenza è valida, ma come si accennava prevede l’applicazione delle sanzioni da 250 a 2.000 euro, a meno che il contribuente, contestualmente alla presentazione tardiva, provveda al ravvedimento operoso.
Dichiarazione IVA: sanzione in caso di imposta non versata
Se dalla dichiarazione Iva emerge un’imposta non versata si applica la sanzione per omesso versamento, pari al 30% dell’imposta stessa. Anche in questo caso è possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso. Le dichiarazioni che vengono invece presentate oltre i novanta giorni dal termine ordinario si considerano comunque omesse.
(Fonte: Fiscooggi.it)