Lavoro domestico: il datore è obbligato a consegnare la cu?
La Certificazione Unica è il documento fiscale che dimostra e certifica l’acquisizione dei redditi da parte di un dipendente nel corso dell’anno. Anche il datore di lavoro domestico ha l’obbligo di consegnare la CU al lavoratore.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Che cos’è la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica (CU) è un’attestazione attraverso la quale il datore di lavoro domestico certifica l’ammontare delle somme corrisposte al lavoratore nell’arco dell’anno. Il documento deve essere debitamente firmato sia dal datore che dal lavoratore ed entrambe le parti devono conservarne una copia.
A cosa serve la CU?
La Certificazione Unica è un documento utile sia al lavoratore che al datore di lavoro, infatti:
- Il lavoratore potrà utilizzarla per presentare la propria dichiarazione dei redditi, per le pratiche del rinnovo del permesso di soggiorno o per il calcolo dell’ISEE (documento indispensabile per accedere alle agevolazioni relative a luce, gas, ecc.);
- Il datore di lavoro potrà presentare la CU in sede di dichiarazione dei redditi e verificare il diritto alle agevolazioni fiscali, quali ad esempio la detrazione del costo sostenuto per lo stipendio del lavoratore.
Quali informazioni inserire nella CU?
Nella Certificazione Unica il datore di lavoro dovrà inserire le seguenti informazioni:
- Dati anagrafici del lavoratore e del datore di lavoro, incluso il Codice Fiscale;
- Anno di riferimento della retribuzione;
- Totale delle somme lorde erogate nel corso dell’anno di riferimento (comprese la tredicesima, gli eventuali anticipi/liquidazioni di TFR e gli importi trattenuti per INPS e Cassacolf);
- Valore del vitto e alloggio di cui il lavoratore usufruisce, nel caso in cui sia convivente.
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FONTE PATRONATO