Mal di schiena, problemi alle spalle? in quali casi possono essere considerate malattie professionali?
I dati forniti dall’Inail in riferimento al 2022 raccontano un costante aumento di casi. Le denunce di infortunio sul lavoro registrano un +25,7% rispetto al 2021 (697.773 casi, di cui 1090 con esito mortale). Ma risultano in crescita anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 60.774 (+9,9%). Tra queste il numero più rilevante riguarda le patologie dell’apparato osteo-articolare (38.746 denunce nel 2022): ossia quelle che interessano gli arti superiori (mani, polsi, gomiti e spalle), gli arti inferiori (gambe) e la colonna vertebrale (schiena).
A differenza dell’infortunio, conseguenza di un evento perlopiù traumatico immediato, le malattie professionali sono conseguenza di un’esposizione prolungata a determinati fattori di rischio, che nel caso dell’apparato muscolo-scheletrico possono essere: la movimentazione manuale di carichi, l’esecuzione di movimenti ripetitivi con tempi di recupero insufficienti, l’esposizione a vibrazioni, l’adozione di posture costrette e/o incongrue.
Ma quali sono le patologie più diffuse?
Senza poter fare un elenco esaustivo, la tabella seguente indica le più frequenti:
Distretto (parte del corpo) | Patologia |
Colonna Vertebrale |
|
Arti superiori (spalle, braccia, mani) |
|
Arti inferiori |
|
E quali sono i lavori più a rischio?
Anche in questo caso non è possibile fare un elenco completo, ma tra le numerose categorie più esposte troviamo: muratori, carpentieri, magazzinieri, facchini, personale addetto ad assistenza anziani, autisti di mezzi pesanti su gomma o su cingoli (escavatori, trattori, muletti, ecc.), operai addetti a macchinari quali magli, presse, telai, metalmeccanici, operai del settore tessile, carrozzieri e meccanici, falegnami, operai delle fonderie, lavoratori agricoli, operai del settore calzaturiero, imbianchini, idraulici, cuochi, macellai, operai addetti al microassemblaggio, piastrellisti e posatori, parrucchiere, massaggiatori, elettricisti, addetti a lavorazioni a catena, ecc.
Il giusto indennizzo
Se ritieni che la malattia di cui soffri sia dovuta al lavoro che hai svolto, è importante attivare le giuste tutele. Contatta la nostra sede Patronato ACLI Roma a te più vicina, i nostri operatori e i nostri medici-legali sono a tua disposizione per tutti gli approfondimenti necessari e per avviare le procedure corrette a ottenere gli indennizzi economici previsti dalla normativa.
FONTI PATRONATO ACLI