Superbonus 110 inattuabile se l’edificio ha l’agibilità
Senza la dichiarata condizione di inagibilità dell’edificio, mantenere il Superbonus ai vecchi livelli del 110% per il biennio 2024-25 sarà impossibile. Sono chiare le conclusioni con cui l’Agenzia delle Entrate – nella risposta n. 4 del 9 gennaio 2024 – ha escluso categoricamente la possibilità per un condominio di godere della maxi aliquota al 110% su dei lavori di efficientamento energetico che saranno effettuati nel 2024 su un edificio danneggiato dal sisma del 2009, ma che poi è tornato nuovamente agibile grazie all’impiego dei contributi per la ricostruzione.
Il quesito con cui i condomini hanno interpellato l’Agenzia, nasce dal fatto che il Superbonus, in linea generale ribassato dal 90 al 70% per il 2024, mantiene comunque invariata per gli anni 2024 e 2025 l’aliquota originaria del 110% in presenza di una ristretta casistica di lavori, tra cui appunto gli interventi eseguiti sugli immobili dichiarati inagibili a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 1° aprile 2009 nei Comuni in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Il requisito dell’inagibilità ricopre dunque un peso decisivo nell’applicazione del 110 proprio perché, come fa notare la risposta dell’AdE, la ratio della norma intende agevolare in buona sostanza i contribuenti che intendono effettuare dei lavori di ricostruzione sugli edifici danneggiati dai terremoti verificatisi dal 1° aprile 2009 e che ancora versano in condizioni di inagibilità.
Considerato però il caso in esame, il condominio interpellante ha già utilizzato i contributi per la ricostruzione, a seguito dei quali l’agibilità degli edifici è stata ripristinata. Di conseguenza col ripristino dell’agibilità viene a decadere automaticamente la fattibilità del 110 per i successivi lavori di efficientamento energetico che il condominio intende effettuare nel 2024.
Nell’impossibilità allora di usufruire della maxi aliquota, il condominio dovrà accontentarsi di applicare la disposizione che prevede la graduale riduzione del bonus, in tal caso al 70% trattandosi di lavori eseguiti nel 2024, ed eventualmente, per altri lavori che dovessero proseguire nel 2025, ribassato ulteriormente al 65%.
FONTE CAF ACLI