ISEE 2025 senza buoni postali e Btp quasi al traguardo
Si intravede lo striscione “Traguardo” in fondo alla maratona normativa che esclude libretti, buoni e titoli di Stato dall’indicatore ISEE. Ieri la premier Meloni ha apposto la firma sul Dpcm che rende di fatto operativa una norma in realtà già introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 – quella che appunto rimuove dal calcolo dell’indicatore economico familiare le voci di risparmio fino al tetto di 50.000 euro –, norma però che per essere applicata necessitava appunto di un decreto operativo. E il decreto è arrivato ieri con la firma del Governo, cosa che ovviamente imprime una svolta decisiva al prolungato iter di attesa.
ISEE 2025: a partire da quando le nuove regole su buoni e titoli
Tutto finito quindi? Non esattamente, perché mancano ancora dei passi. Come spiega infatti Il Sole 24 Ore del 15 gennaio, che pubblica alcune simulazioni di calcolo elaborate da CAF ACLI sulla base dell’esclusione di Bot, Btp, buoni fruttiferi e libretti postali dall’indicatore, “si attende ora la registrazione della Corte dei Conti e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per la sua piena operatività. Spetterà poi all’Inps indicare le nuove istruzioni operative indirizzate ai CAF per la compilazione della Dichiarazione sostitutiva unica, secondo le nuove regole di calcolo, così come l’aggiornamento della piattaforma per l’Isee precompilato in modalità fai-da-te online”.
ISEE 2025: cosa cambia
Detto altrimenti: nell’immediato non cambia nulla. Solo la pubblicazione in Gazzetta del Dpcm e le successive istruzioni dell’INPS avranno l’ultima parola sullo sblocco definitivo dei nuovi regolamenti. Proiettandoci invece in avanti, un aspetto cruciale riguarderà la gestione di tutte quelle DSU ISEE già elaborate, ma con le vecchie regole, a partire dal 1° gennaio 2025 tramite CAF o lo stesso portale dell’INPS. È chiaro che qualunque DSU elaborata successivamente all’avvio delle nuove procedure, quindi col taglio già “incorporato” di buoni e titoli fino a 50.000 euro, andrà bene così. Ma quelle appunto elaborate prima?
ISEE 2025: rinnovo essenziale ai fini dei bonus
Non è un discorso di poco conto. Si tratta infatti di volumi considerevoli, tenendo presente – spiega il Sole – che ogni anno circa il 65% dei rinnovi ISEE (le DSU scadono il 31 dicembre) si concentra proprio nel periodo 1° gennaio-31 marzo, appunto perché è nei primi tre mesi dell’anno che si gioca la “partita” della prosecuzione di assegni, bonus e prestazioni già percepiti dall’anno precedente. Ecco allora che si profila un bel lavoro per INPS e intermediari fiscali relativamente a quegli indicatori validi che però con ogni probabilità dovranno comunque essere ricalcolati alla luce della nuova normativa.
FONTE CAF