770 e CU; invio entro il 10 dicembre
Sarebbe dovuto scadere il 2 novembre (per l’esattezza 31 ottobre, ma il 31 cadeva di sabato) e invece l’invio all’Agenzia delle Entrate dei Modelli 770 è stato posticipato al 10 dicembre, come già anticipato giorni fa sul nostro sito. Manca dunque un mese esatto per approfittare di questa “finestra” extra aperta dal Decreto Ristori (il primo) a causa del preoccupante incalzare della seconda ondata Covid.
Il Modello 770, che i sostituti d’imposta, comprese le amministrazioni statali, devono utilizzare per comunicare all’Agenzia i dati fiscali relativi alle ritenute operate, ai versamenti e alle eventuali compensazioni effettuate, nonché il riepilogo dei crediti e le altre informazioni contributive e assicurative, può essere inviato esclusivamente in via telematica:
- direttamente dal sostituto;
- tramite un intermediario abilitato come CAF ACLI;
- attraverso soggetti incaricati, per le amministrazioni statali;
- in caso di gruppi societari, tramite una compagine facente parte del gruppo.
Per l’esattezza però l’articolo 10 del Dl 137/2020, che appunto chiama in causa esplicitamente solo la proroga dal 2 novembre al 10 dicembre 2020 del Modello 770, contiene implicitamente anche un’altra disposizione, che coinvolge stavolta la presentazione delle CU riferite ai redditi esenti o non dichiarabili nella precompilata.
In pratica, in base a quanto stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica 322/1998, le scadenze del 770 e delle CU “contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata”, sono legate a doppio filo, cioè dove va una va anche l’altra, e di conseguenza spostando una si sposta anche l’altra. Le trasmissioni infatti di tali certificazioni “sono equiparate a tutti gli effetti” – dispone il Dpr – all’invio della dichiarazione 770. Ragion per cui, la proroga dei 770 al 10 dicembre traina automaticamente anche l’invio delle CU dei redditi fuori dal 730.