Diventano dieci i giorni di congedo obbligatorio di paternità
A partire da gennaio 2021 il neo papà ha il dovere di astenersi dal lavoro per 10 giorni in occasione della nascita di un figlio. Per quei giorni ha diritto ad un congedo retribuito al 100%.
La Legge di Bilancio 2021 ha incrementato da 7 a 10 i giorni di congedo obbligatorio per il padre: i neo papà lavoratori dipendenti pertanto hanno l’obbligo, non la facoltà, di astenersi dal lavoro per 10 giorni in occasione della nascita di un figlio.
Tali giornate di astensione sono retribuite al 100% e vanno inderogabilmente godute entro i primi cinque mesi di vita del bambino.
Il padre lavoratore deve comunicare con almeno 15 giorni di preavviso al datore di lavoro in forma scritta le giornate in cui intende astenersi dal lavoro per il congedo obbligatorio. Sarà poi il datore a comunicare all’INPS le giornate di congedo fruite dal neo papà. La retribuzione è piena e viene anticipata dal datore di lavoro in busta paga. Il congedo obbligatorio è previsto anche in caso di affidamento o adozione.
Oltre al congedo obbligatorio sono previsti anche altri strumenti di tutela della paternità, alcuni da fruire in modo autonomo, altri in alternativa o in modo complementare a quelli previsti per la madre: si tratta del congedo facoltativo di paternità, dei permessi per malattia del bambino, del congedo parentale, dei riposi giornalieri per allattamento.
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