Decreto Rilancio: i nuovi incentivi, gli aiuti alle aziende e i bonus per famiglie e professionisti
Il decreto Rilancio è finalmente realtà: lo ha annunciato ieri sera Giuseppe Conte, durante una diretta dove, insieme ai suoi Ministri, ha anche parlato di tutti i bonus e gli aiuti approvati per il mese di maggio.
Dl Rilancio: i soldi stanziati dal Governo per fronteggiare l’emergenza
Dalle famiglia alle imprese fino ad arrivare al settore turistico, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus il Governo ha deciso di investire 55 miliardi di euro. L’obiettivo, ha dichiarato il Premier, è quello di continuare a garantire sostegno a tutte le persone che al momento si trovano in difficoltà.
Ci aspetta una crisi senza precedenti e, tra i ritardi della cig e i professionisti esclusi dai sussidi di stato, con il Dl Rilancio si vuole cercare di mettere in ordine le cose rendendo la ripartenza meno difficile di quanto le previsioni economiche prospettano.
Gli incentivi green: dall’ecobonus al bonus bici e monopattini
Al decreto Rilancio il Governo ha lavorato cercando di dare un carattere “green” agli incentivi economici approvati. Si pensa dunque ad una ripartenza consapevole, che non tenga conto solo dei bisogni economici del Paese, ma di quelli di un intero sistema.
Su questa scia, infatti, è stato approvato l’ecobonus del 110% riconosciuto per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica. Un modo questo per permettere all’edilizia di tirare una boccata d’aria ma sempre nel rispetto dell’ambiente.
Nel testo del decreto troviamo anche il bonus mobilità per l’acquisto di bici e monopattini, con il quale sono stati introdotti gli incentivi alla rottamazione fino ad esaurimento del fondo. Chi vuole rottamare la propria auto dalla classe Euro 3 in giù o il motociclo omologato fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi potrà, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, godere di un “buono mobilità” (cumulabile col bonus bici) pari a 1.500 euro per ogni autovettura e 500 euro per ogni motociclo rottamati.
A proposito di incentivi green, per concludere, va citato anche l’incremento del fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni di Co2 g/km, che per il 2020 è stato innalzato a 100 milioni di euro.
Gli aiuti alle aziende
Con il decreto Rilancio il Governo ha cercato anche di andare incontro a tutte le aziende che oggi, per via del lockdown e delle disposizioni contenitive, hanno visto le loro entrate crollare vertiginosamente.
Prima di tutto, è stato approvata la sospensione dell’acconto Irap e molte scadenze fiscali sono state sospese o rimandate a settembre. Alle imprese in difficoltà manca la liquidità e, in questo modo, si vuole cercare di dar loro più margine di manovra (permettendo loro di ottimizzare le risorse e investirle nella riaperta).
Per lo stesso motivo è verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto (da 1.000 euro a 50 mila euro) alle aziende che nel 2019 hanno dichiarato un fatturato fino a 5 milioni di euro e che hanno visto il loro fatturato ad aprile 2020 (quando è stato esteso il lockdown in tutta Italia) rispetto a quello che hanno registrato l’anno scorso nello stesso periodo (ovvero aprile 2019). Il sostegno arriverà con un bonifico da parte dell’Agenzia delle Entrate a chi ha avuto perdite per almeno 1/3 del fatturato.
Il Governo non si è dimenticato nemmeno delle PMI, le quali dovranno fare i conti con bollette meno salate (sono stati cancellati infatti gli oneri fissi) e utenze più leggere a partire da maggio 2020. Le stesse, inoltre, beneficeranno di un credito di imposta del 60% sui canoni d’affitto.
Il credito d’imposta del 60% dell’affitto mensile verrà riconosciuto anche a negozi, esercizi industriali e alberghi. Lo sgravio è riservato agli immobili ad uso non abitativo ed è cedibile alle banche. Di questo sconto potrà però usufruire solo chi nei mesi di marzo, aprile e maggio ha visto il fatturato diminuire di almeno il 50% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Con il decreto Rilancio sono stati anche ufficializzati: l’incremento dei fondi per le aziende del trasporto pubblico che si sono trovate a dover gestire l’emergenza (con tutti gli oneri del caso); il bonus una tantum di 500 euro alle edicole (con tetto limite di 7 milioni di euro per il 2020); la proroga di 9 settimane degli assegni di cassa integrazione e la cancellazione delle clausole Iva che davano al Governo la possibilità di aumentare le aliquote dal 2021.
Tregua fiscale estesa
Nell’ottica di andare incontro a chi, per fronteggiare la crisi, non potrà far fronte a tutte le incombenze, con il decreto Rilancio il Governo ha deciso di concedere un’ulteriore tregua fiscale ai contribuenti.
Nello specifico, a proposito di pace fiscale, è stato stabilito:
- l’innalzamento a 700 mila euro del tetto annuo per la compensazione dei crediti con i debiti fiscali:
- il rinvio a settembre delle notifiche delle cartelle esattoriali e al prossimo anno degli accertamenti;
- la sospensione dei pignoramenti su stipendi e pensione, con la ripresa a settembre dei versamenti sospesi durante il lockdown (ovvero nei mesi di marzo, aprile e maggio).
Bonus per famiglie, lavoratori e liberi professionisti
Dei bonus per famiglie e professionisti annunciati nelle scorse settimane, diversi sono stati confermati dal dl Rilancio. Conte ieri sera ha parlato di “ammortizzatori sociali ed economici”, perché pensati dal Governo non solo per andare incontro alle famiglie e i lavoratori in difficoltà, ma anche per permettere all’economia di ripartire dopo l’arresto delle attività allo scoppio della pandemia.
Per questo motivo, ad esempio, è stato approvato il bonus vacanze: un voucher da 300 ai 500 euro riconosciuto alle famiglie che non superano determinati limiti reddituali, spendibile per la prenotazione di soggiorni all’interno del Paese.
Per i genitori lavoratori, che devono adesso fare i conti con la ripresa delle attività e la gestione dei figli rimasti a casa (che ancora non possono andare a scuola), si è deciso di procedere con il raddoppio del bonus babysitter: che dai 600 euro passa a 1.200 euro, mentre sale a 2.000 euro per sanitari e forze dell’ordine.
A tal proposito è stato confermato il congedo parentale pagato al 50% per i figli fino a 12 anni: il congedo può essere continuativo o frazionato ma non superiore ai 30 giorni e si potrà richiedere fino al 31 luglio 2020 per i periodo coperti da contribuzione figurativa.
Sempre ai lavoratori, inoltre, verrà riconosciuto un rimborso dell’abbonamento dei mezzi pubblici per i mesi in cui non hanno potuto utilizzare il servizio, poiché appunto bloccati dal lockdown. È stato invece esteso il bonus 600 euro per colf e badanti e confermato il bonus autonomi da 800 euro, che sarà riconosciuto in automatico ai co.co.co. e le partite Iva che già avevano presentato domanda a marzo. Chi dimostra di aver avuto un calo del fatturato fino al 33% avrà diritto al bonus da 1.000 euro, ma dovrà presentare apposita richiesta.
Via libera anche al reddito di emergenza per chi ha un reddito Isee non superiore ai 15 mila euro.
FONTE: quifinanza.it