Modello 730: parte la volata finale al 23 luglio
Per il 730/2019 il cerchio si va via via a restringere. La prima cosa essenziale da ricordare è la scadenza ultima: 23 luglio, oltrepassata la quale l’opportunità di presentare il 730 svanirà (per “presentazione” intendiamo ovviamente la consegna all’intermediario fiscale dei documenti e delle fatture sulla base dei quali sarà poi l’intermediario stesso a elaborare il modello). Dopo il 23 luglio, come unica soluzione, resterà dunque il Modello REDDITI da trasmettere entro il 31 ottobre, con l’aggravante, però, delle tempistiche decisamente più dilatate per “monetizzare” gli eventuali rimborsi spettanti.
Se infatti il ben noto vantaggio del Modello 730 è quello di poter beneficiare del credito maturato già nella busta paga di luglio/agosto (sempre che non vi siano dei rallentamenti dovuti ai controlli preventivi esercitati dall’amministrazione, e in ogni caso indipendenti dall’agire degli intermediari fiscali), col Modello REDDITI, invece, questo automatismo non viene innescato. In quest’ultimo caso, infatti, è sempre l’Agenzia delle Entrate che si assume l’onere del rimborso al contribuente creditore, solo che i tempi di attesa saranno tutt’altro che immediati, visto che si potrebbe arrivare ad aspettare anche un anno o due.
Lo stesso discorso va poi fatto per i versamenti, nel caso in cui la dichiarazione, anziché a credito, uscisse con esito a debito. Anche qui il 730 è certamente la strada più rapida per il contribuente, perché permette di avere l’addebito direttamente sullo stipendio di luglio o agosto (identico principio come per l’accredito del rimborso), mentre se si fa il Modello REDDITI è il contribuente che deve provvedere di persona al pagamento tramite F24 recandosi alla banca o alla posta.
Questo per dire, insomma, che il 730 rispetto al Modello REDDITI, per le sinergie di comunicazione che prevede tra gli intermediari fiscali, l’amministrazione e gli stessi sostituti d’imposta, è la dichiarazione che dà più certezze e meno intralci al contribuente, sia in caso di debito che in caso di credito. Per chi allora non avesse ancora provveduto, non tanto a fare materialmente la dichiarazione, quanto piuttosto a metterla in agenda, fissando un appuntamento presso un intermediario come CAF ACLI, questo è il momento di decidersi.
Difatti l’ultimo mese di campagna fiscale (e lo diciamo soprattutto a beneficio di coloro che si affacciano quest’anno per la prima volta all’obbligo dichiarativo) è per definizione quello più frenetico, perché da un lato ci sono sempre i ritardatari che si riducono all’ultimo, mentre dall’altro i centralini di CAF e commercialisti scottano per poter trovare una sistemazione a tutti, in agende già di per sé affollate. Senza contare che nel frattempo l’attività degli intermediari fiscali procede spedita anche sul fronte dichiarazioni già elaborate che vengono via via trasmesse all’Agenzia. E di questo, i titolari delle stesse dichiarazioni avranno presto la certificazione.
Arriviamo così al 1° luglio, la prima delle tappe intermedie che segnano la lunga volata da adesso al 23 luglio. Entro il 1° luglio infatti (scadenza che slitta dal 29 giugno perché il 29 cade di sabato) il CAF rilascerà la copia definitiva del modello e del relativo prospetto di liquidazione (730-3), vale a dire il prospetto ultimativo della dichiarazione sul quale viene riportato l’esito di credito o debito, ai contribuenti che hanno presentato il 730 entro il 22 giugno. Idem l’8 luglio, seconda tappa intermedia. Entro questa data (anch’essa prorogata perché il 7 luglio cade di domenica) a ricevere la copia dei 730 e dei relativi prospetti di liquidazione saranno invece i contribuenti titolari delle dichiarazioni presentate dal 23 al 30 giugno.
Dopodiché, appunto, si andrà avanti fino al 23 luglio. Ora, è evidente che essendo il 23 luglio non solo l’ultima data disponibile per la consegna del 730 al CAF da parte del contribuente, ma anche la data ultima per l’invio telematico del 730 all’Agenzia delle Entrate da parte degli intermediari, i contribuenti che dovessero spingersi fino a quel giorno, consegneranno tutti i documenti all’intermediario, il quale, il giorno stesso, elaborerà il modello, lo spedirà all’amministrazione e ne consegnerà copia al contribuente.
Luca Napolitano
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