Assegno unico universale: la rete Acli si mobilita a sostegno delle famiglie
Sono oltre 6 milioni le famiglie che anche quest’anno potranno usufruire dell’Assegno unico universale (Auu), un intervento importante a sostegno della genitorialità e della natalità che farà la differenza per i quasi 10 milioni di minori. Le Acli, attraverso la Delega famiglia e con il supporto di Patronato e Caf, mettono in campo tutta la loro rete di servizi per aiutare i cittadini a non perdere questa opportunità con la campagna nazionale: “Fallo con noi, è più semplice”.
Quest’anno l’Auu, destinato alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni o con disabilità, è stato incrementato del 5,4%. Non vi è una vera scadenza per richiedere l’Assegno nel 2024: si può presentare la domanda dal settimo mese di gravidanza. Coloro che già lo ricevevano nel 2023, non dovranno inoltrare una nuova richiesta, ma avranno in automatico il sussidio anche se sarà necessario presentare un Isee. Chi vuole, infatti, adeguare l’importo dell’Auu secondo la corretta attestazione Isee 2024 deve presentare la nuova Dichiarazione sostituiva unica entro giugno 2024 o riceverà solo la quota base dell’Auu.
Chi, invece, non avesse mai usufruito dell’Auu o chi ha visto la propria richiesta respinta, revocata, rinunciata o decaduta può rivolgersi al Patronato Acli. Gli operatori sono al servizio delle famiglie per l’invio delle domande o per comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente trasmesse all’Inps (ad esempio: nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni Iban, maggiore età dei figli). Gli operatori del Caf sono, inoltre, a disposizione anche per aiutare i cittadini nel calcolo, nell’aggiornamento o nella correzione dell’Isee.
“Le Acli in questi anni si sono impegnate attraverso un’azione politica volta a migliorare l’Assegno Unico”, spiega Lidia Borzì, consigliera di Presidenza Acli con delega alla Famiglia e agli stili di vita. “In una società dove l’ascensore sociale è bloccato, l’Auu non può essere dimezzato alla maggiore età del figlio, ma deve essere mantenuto fino ai 21 anni o fino al termine del corso legale di studi. È una battaglia che portiamo avanti da anni, consapevoli che sostenere la famiglia significa prima di tutto investire nel futuro delle nuove generazioni. Per conoscere tutte le importanti novità dell’Auu 2024, invitiamo i cittadini a rivolgersi ai nostri sportelli di Caf e Patronato, dove troveranno operatori competenti e professionali pronti a rispondere ad ogni dubbio”.