Bonus Nido 2025: la data di nascita modifica l’importo
Bonus nido ai nastri di partenza. Con la Circolare n. 60 del 20 marzo sono arrivate dall’INPS le istruzioni operative per effettuare le domande 2025 ai fini del contributo annuo (variabile in base all’ISEE) per “coprire” le rette di asili nido o l’assistenza domestica di bimbi con gravi patologie croniche. Domande, però, per le quali si dovrà ancora attendere lo sblocco delle procedure telematiche sul portale dell’istituto, che infatti precisa: “le domande possono essere presentate dalla data di apertura del relativo servizio di presentazione, comunicata ogni anno dall’Istituto con specifico messaggio, fino al 31 dicembre dell’anno solare di riferimento della domanda stessa”.
Quindi non appena arriverà il via libera, da quel momento e fino al 31.12 ogni giorno sarà “teoricamente” propizio per l’inoltro. Diciamo teoricamente per due motivi: anzitutto le istanze verranno gestite secondo un principio di priorità cronologica, ma soprattutto si tratta di un bonus a budget limitato, che andrà dunque a esaurimento fino a che ci sarà disponibilità di fondi. In parole povere non è detto che trasmettere la domanda – e in particolare trasmetterla troppo in là nel tempo – sia poi garanzia di ricevere il bonus.
Bonus Nido 2025: chi può chiederlo?
Entriamo allora nel dettaglio per capire chi e come può accedere al bonus. “La domanda di contributo – scrive l’INPS – può essere presentata dal genitore di un minore di età inferiore ai tre anni che sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea o, in caso di cittadino di uno Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di altre tipologie di permesso di durata almeno semestrale (ad esempio protezione internazionale, Carta blu, permessi per lavoratori altamente qualificati, lavoro autonomo, altri casi speciali, ecc)
- residenza in Italia.
Bonus Nido 2025: quando si può chiedere?
Il contributo può essere poi richiesto per due motivi: cioè sono due le ragioni di spesa (al di là della denominazione sintetica di “Bonus Nido”) per cui il genitore può contare sull’erogazione del contributo, che di fatto corrisponde a una forma di rimborso per il pagamento già sostenuto di:
- rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (cd “contributo nido”);
- forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche (cd “contributo forme di supporto presso la propria abitazione”).
Bonus Nido 2025: a quale importo si ha diritto?
Veniamo allora all’entità delle somme. Su queste interviene una modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, ossia una differenziazione degli importi basata non più soltanto sul valore economico dell’indicatore ISEE (per il cui calcolo ci si può rivolgere a CAF ACLI Service Roma), ma anche sulla data di nascita del bimbo: prima dell’1 gennaio 2024, oppure a partire da quella data.
Quindi, se il bambino è nato prima dell’1 gennaio 2024, si avrà diritto a un bonus pari a:
- 3.000 euro (dieci rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro), nell’ipotesi di un ISEE minorenni fino a 25.000,99 euro;
- 2.500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) con un ISEE minorenni da 25.001 a 40.000 euro;
- 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) in assenza di ISEE o con un ISEE minorenni difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.
Per i bimbi nati invece dal 1° gennaio 2024, si avrà diritto a un bonus pari a:
- 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro), nell’ipotesi di un ISEE minorenni fino a 40.000 euro;
- 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) in assenza di ISEE o con un ISEE minorenni difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.
Bonus Nido 2025: come si chiede?
Ribadendo allora che per il calcolo ISEE è possibile rivolgersi alle sedi fisiche CAF ACLI Service Roma, oppure alla nostra area riservata myCAF tramite la quale forniamo assistenza online, ai fini invece della domanda vera e propria di Bonus nido (una volta che il genitore sarà fornito di un ISEE valido) bisognerà procedere, come indica l’INPS:
- dal portale web dell’Istituto, autenticandosi con la propria identità digitale, SPID di livello 2 o superiore, CIE 3.0 o CNS;
- oppure rivolgendosi agli istituti di patronato.
FONTE CAF ACLI