Nuovo ISEE: il via da aprile senza buoni e risparmi
A cominciare da aprile verrà alla luce (e stavolta concretamente, non più solo sul piano normativo) il nuovo indicatore familiare ISEE, decurtato cioè dei buoni postali e dei titoli di risparmio entro la soglia di 50.000 euro. Ad annunciarlo è stato un recente comunicato INPS che ha anticipato l’arrivo – appunto da aprile – “dei nuovi modelli per la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)”. Modelli che dunque recepiscono le modifiche introdotte in prima battuta – ormai oltre un anno fa – dalla Legge di Bilancio 2024, e poi rese operative dal Dpcm dello scorso 14 gennaio, entrato in vigore dal 5 marzo.
ISEE 2025: in arrivo nuove regole e modelli
Facciamo un brevissimo sunto per chi si fosse perso le puntate di questa interminabile trafila. Tutto inizia, come abbiamo detto, con la manovra 2024, che introduce un’importante novità in materia di calcolo ISEE: dall’indicatore familiare vengono infatti escluse le voci di risparmio (libretti postali, buoni fruttiferi, Bot, Btp, ecc) entro la soglia di 50.000 euro. La norma però non entra in vigore automaticamente, ha infatti bisogno di un decreto governativo (il Dpcm) che la renda a tutti gli effetti operativa.
La situazione a questo punto si arena letteralmente. Del decreto governativo che dovrebbe dare il via definitivo alla disposizione non si hanno infatti notizie per un anno esatto. Alla fine, il 14 gennaio 2025, il famoso Dpcm viene partorito. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avviene poi il 19 febbraio, ma con entrata in vigore dal 5 marzo. A questo punto la palla passa all’INPS, che infatti il 5 marzo 2025 comunica la messa a disposizione, “entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Dpcm n. 13/2025” (cioè massimo dal 4 aprile), dei nuovi modelli e regolamenti ISEE.
Nuovo ISEE 2025: da quando parte
Siamo quindi arrivati a vedere il traguardo. Cosa succede adesso? Semplicemente la norma verrà messa in atto a partire dal mese prossimo, con il calcolo di un indicatore che non comprenderà più, ove presenti, i risparmi fino a 50.000 euro. Questo varrà in tutti i casi: cioè sia per le persone che non hanno ancora presentato una DSU ISEE 2025 e che potrebbero trovarsi nella necessità a farla (volendo con l’aiuto di CAF ACLI), ma soprattutto per quei contribuenti che ne sono già provvisti. Questi ultimi infatti potranno farsela ricalcolare alla luce della novità normative, fermo restando che l’INPS ha fatto sapere che “per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, le DSU già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza”.
ISEE 2025 senza buoni e libretti: come si calcola
Quindi, in parole povere: chi già dispone di un’attestazione ISEE 2025 (calcolata chiaramente coi vecchi criteri che includevano buoni e libretti fino a 50.000 euro), potrà mantenerla fino alla naturale scadenza del 31 dicembre 2025 oppure farsela ricalcolare nel caso in cui l’esclusione dei risparmi si riveli vantaggiosa per l’accesso a determinate prestazioni. Detto altrimenti, le attestazioni ISEE già elaborate da gennaio, se includono nel quadro del patrimonio mobiliare delle voci di risparmio fino a 50.000 euro, non verranno ricalcolate d’ufficio e trasmesse ai diretti interessati senza che questi lo richiedano. Saranno appunto le famiglie a doverne richiedere (se vorranno) una nuova elaborazione, e anche per questo servizio potranno affidarsi a CAF ACLI.