Ricostituzione pensione lavoratori autonomi: Come non perdere i contribuiti versati in ritardo
Quale libero professionista o autonomo almeno una volta durante la carriera lavorativa non è rimasto indietro con i pagamenti previdenziali Inps e magari per poterli pagare più agevolmente, ha poi fatto una rateizzazione? Quanti hanno terminato di pagare i contributi anche dopo aver percepito la pensione?
Come funziona la ricostituzione della pensione per i lavoratori autonomi
Se sei un artigiano o commerciante e sei in pensione, ma al momento del pensionamento avevi in sospeso dei pagamenti per dei contributi arretrati che hai regolarizzato in ritardo, è necessario fare la domanda all’INPS per ricalcolare la tua pensione valutando quei contributi pagati in ritardo.
Questi contributi, sia pur pagati in ritardo, dovranno essere considerati come se fossero stati versati anteriormente alla decorrenza della pensione.
Si chiama ricostituzione della pensione e permette di aumentare l’importo dell’assegno previdenziale richiedendo all’INPS che nel conteggio del montante vengano accreditati i nuovi contributi (dovuti) anteriormente alla decorrenza della pensione; in alcuni casi il ricalcolo avviene d’ufficio ma in genere è su richiesta dell’interessato.
Durante la fase della ricostituzione, la pensione sarà ricalcolata in base alle norme vigenti al momento della decorrenza originaria.
Quando fare domanda di ricostituzione
Puoi farne richiesta in qualsiasi momento poiché non sono previsti termini di decadenza.
La ricostituzione per fatti sopravvenuti ha effetto retroattivo dalla decorrenza originaria della pensione, secondo le norme di legge in base alle quali era stata calcolata.
Come fare domanda di ricostituzione
Rivolgiti agli sportelli del Patronato ACLI di Roma: un nostro operatore sarà disponibile per verificare la tua situazione e fornire l’assistenza completa per l’invio telematico della tua domanda di ricostituzione della pensione.
FONTE: PATRONATO ACLI