Superbonus: via preferenziale in 10 anni nel 730/2024
Superbonus in 10 rate annuali anziché in 4: la cosa è possibile a partire dal modello 730 di quest’anno, ma si tratta di una deroga una tantum, per altro limitata alle sole spese effettuate nel 2022. È un treno dovranno ricordarsi di prendere tutti i contribuenti che avendo appunto sostenuto spese di Superbonus nel 2022 – senza optare per le vie “brevi” della cessione del credito o dello sconto in fattura – hanno preferito non iniziare a detrarle lo scorso anno nel 730/23 perché il piano rateale di soli 4 anni non gli avrebbe permesso, causa incapienza, di godere appieno della detrazione.
Appositamente per questo profilo di contribuenti, il Decreto Cessioni nel febbraio 2023 (lo stesso che ha imposto una prima stretta sulle opzioni di sconto e cessioni) era intervenuto stabilendo, in via straordinaria, la possibilità di spalmare la maxi detrazione spettante sull’anno 2022 in 10 anni anziché nei canonici 4 e che per rendere efficace tale scelta il contribuente avrebbe dovuto esprimerla a partire dal 730/2024, saltando perciò il 730 dell’anno 2023 (CAF ACLI Service Roma è pronto a darvi assistenza nei suoi uffici).
Il 2022 è stato l’ultimo anno in cui l’aliquota di Superbonus è rimasta fissa alla misura originaria del 110%, prima di scendere al 90% nel 2023 e all’attuale 70% valido per il 2024 (dal 2025 regredirà ulteriormente al 65%, equiparandosi di fatto a un “normalissimo” Ecobonus della prima ora). A questo va aggiunto che sempre nel 2022, e per gli anni in avanti, è intervenuta la modifica sull’arco temporale della rateazione del Superbonus, passata da 5 a 4 anni. Ecco allora spuntare la deroga una tantum del Dl Cessioni, che agisce sul duplice piano della scansione rateale e del principio di cassa: quanto al primo, come abbiamo detto, viene allungata la detrazione del 110% da 4 a 10 anni in relazione alle spese effettuate nel 2022; sul fronte invece del principio di cassa viene aggirata la regola generale che vuole rigorosamente detraibili nel 730 dell’anno successivo le spese eseguite l’anno precedente (cioè in buona sostanza spendo nel 2022 e detraggo nel 2023).
Ecco perché il 730/2024 (per cui CAF ACLI Service Roma fornisce assistenza nei suoi uffici) è il treno decisivo da non perdere per coloro i quali nel 730 dell’anno scorso hanno rinunciato a inserire la detrazione riferita al 2022 già sapendo che l’incapienza fiscale avrebbe loro impedito il pieno godimento del 110% in un piano di sole 4 rate, preferendo così rimandarla a quest’anno inaugurando un piano decennale la cui ultima rata verrà detratta nel 730 del 2033. Insomma rate più esigue, e in più tempo, ma di sicura applicazione, piuttosto che rate più ricche e in un tempo più breve, ma incerte.
Infine, un’ultima considerazione va fatta su chi, avendo già inserito il Superbonus 2022 nel 730/2023, potrebbe nel frattempo aver cambiato idea con l’intenzione di “convertirsi” alla rateazione decennale: purtroppo in tal caso, a prescindere dall’effettiva capienza del singolo contribuente, non sarà possibile allungare la detrazione perché già instradata in un’irrevocabile ottica quadriennale dalla scelta operata nei modelli 2023; stessa identica cosa per chi inizierà quest’anno ad applicare la rateazione in 10 anni, senza più possibilità, anche avendone la giusta capienza fiscale, di accorciarla a 4 anni.
FONTE CAF ACLI