Congedo parentale e cessione giorni non goduti
D: Mi chiamo Paola, ho 37 anni e vi scrivo per chiedervi una delucidazione in merito al congedo facoltativo. Mio marito, dipendente privato con contratto a tempo indeterminato, potrebbe cedere i suoi mesi di congedo facoltativo a me, dipendente pubblico a tempo indeterminato?
R: Gentile Paola, la risposta alla sua domanda è no, le spieghiamo in sintesi come funziona il congedo parentale. Si tratta di un periodo di astensione dal lavoro della durata complessiva di 11 mesi fra i genitori da fruire entro il dodicesimo anno di vita del bambino. La durata massima del periodo di congedo per ciascun genitore è di sei mesi per la madre e sette per il padre.
Il congedo per le lavoratrici dipendenti è retribuito al 30% per un massimo di sei mesi complessivi fra i genitori, se è goduto entro i sei anni di vita del bambino.
Per i dipendenti pubblici i primi 30 giorni di congedo parentale sono retribuiti al 100%. Il congedo può essere goduto in modo continuativo o frazionato, anche su base oraria.
Per quanto riguarda la “cessione” dei mesi da un genitore all’altro, questo non è possibile e valgono i limiti sopra esposti.