Congedo straordinario; assistenza per familiare con disabilità grave
Hai un familiare con disabilità grave e sei un lavoratore dipendente? Sapevi che puoi usufruire del congedo straordinario per assisterlo? Questo beneficio ti consente di assentarti dal lavoro, con copertura retributiva e contributiva, per un massimo di due anni nel corso della tua vita lavorativa.
Chi può richiederlo?
In ordine di priorità possono richiedere il congedo, salvo che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno in una struttura sanitaria:
Coniuge, partner dell’unione civile, convivente di fatto; Genitori, anche adottivi; Figli; Fratelli; Parenti e affini entro il terzo grado.
I soggetti sopraelencati, ad eccezione dei genitori, devono essere conviventi con la persona da assistere, ossia devono risiedere nello stesso comune, indirizzo e numero civico. L’interno può essere invece diverso.
Per fare chiarezza sugli aventi diritto ricordiamo che sono parenti tutti i soggetti con antenato comune, mentre sono affini i parenti dell’altro coniuge. Al fine della fruizione del congedo sono considerati affini anche i parenti dell’altro partner dell’unione civile. Tale estensione non vale invece per i parenti del convivente di fatto.
Mentre il matrimonio e l’unione civile sono formalizzati da una cerimonia, la convivenza di fatto tra due persone maggiorenni con un legame affettivo viene semplicemente dimostrata attraverso una dichiarazione rilasciata nel comune di residenza.
Il congedo è finalizzato a garantire un’adeguata assistenza al disabile. Pertanto, non è consentito al caregiver svolgere attività lavorativa durante la sua fruizione.
Consulenza personalizzata
Se hai bisogno di chiarimenti o consulenze personalizzate, il Patronato ACLI Roma è a tua disposizione. Scopri la sede a te più vicina.
FONTE PATRONATO ACLI