INAIL: la quota per danno biologico è uguale per tutti, la quota patrimoniale no
Facciamo chiarezza sul calcolo della rendita Inail. L’indennizzo in capitale per la menomazione dell’integrità psicofisica, cioè il danno biologico, è uguale per tutti, dal momento che dipende esclusivamente dalla percentuale riconosciuta dall’Inail. La situazione, invece, è diversa per quanto riguarda la quota patrimoniale che può avere delle significative differenze causate da due elementi, in aggiunta alla percentuale di danno riconosciuta laddove diversa.
I fattori in gioco sono:
– la retribuzione del lavoratore entro dei minimali e massimali di legge previsti ogni anno (che per il 2022 corrispondono rispettivamente a 17.448,90 e 32.405,10);
– il coefficiente di menomazione che misura l’incidenza della menomazione sulla capacità lavorativa, con riferimento all’attività lavorativa specifica dell’infortunato e all’eventuale possibilità di ricollocazione dello stesso.
La tabella dei coefficienti prevede un valore che può andare da 0,4 a 1. Questo valore varia a seconda della fascia della percentuale di danno (ad es. per menomazioni dal 16% al 20% il coefficiente è 0,4). Tuttavia, in riferimento al coefficiente, la stessa menomazione può essere valutata anche diversamente, in base alla differente categoria lavorativa di appartenenza.
Di conseguenza è facile intuire che la medesima menomazione ha un impatto differente se riguarda, ad esempio, un impiegato oppure un lavoratore dell’edilizia, dal momento che incide in maniera diversa sulla loro capacità lavorativa. Ecco spiegato, quindi, il motivo per cui a parità di percentuale, in alcuni casi può essere attribuito un coefficiente superiore.
Risulta evidente, quindi, che se due lavoratori hanno retribuzioni differenti e magari anche un coefficiente di menomazione diverso, a parità di percentuale, l’importo della rendita messo in pagamento non potrà essere lo stesso.
In chiusura è da segnalare un altro elemento che può comportare differenze nel calcolo della rendita, ossia la composizione del nucleo familiare. Infatti, sono previste delle quote integrative della rendita, pari al 5% per ciascun componente (calcolato però solo sulla quota patrimoniale e non sulla quota di danno biologico!), quindi per coniuge, figli minorenni e figli maggiorenni ad alcune condizioni.