Novità sul bonus 200€ per colf e badanti: da oggi è possibile inviare i dati per la tua domanda online sul nostro sito
www.bonuscolfbadanti2022.info
“Da qui la nostra decisione di rispondere alla previsione di legge strutturando una modalità di servizio temporanea, multicanale, dedicata alle lavoratrici e lavoratori domestici che si affianca all’attività che svolgiamo tutti i giorni – ha dichiarato il Presidente nazionale del Patronato Acli. Paolo Ricotti – Un servizio multicanale che il Patronato Acli ha attivato in particolare per le richieste di bonus 200 euro colf e badanti a cui l’indennità una tantum arriverà solamente se ne faranno richiesta.
Parliamo di oltre 920mila collaboratori domestici regolari, una categoria di lavoratrici e lavoratori che silenziosamente garantiscono la cura dei nostri anziani, delle nostre famiglie e la tenuta del welfare del Paese”.
La misura, prevista dal Decreto Aiuti del 17 maggio 2022 per far fronte agli aumenti delle materie prime e dell’energia, sarà erogata presentando la domanda in via telematica all’INPS, alle lavoratrici e ai lavoratori domestici a condizione di avere uno o più contratti di lavoro in corso alla data del 18 maggio 2022.
Per le lavoratrici e i lavoratori domestici l’importo non sarà anticipato dalle famiglie e, una volta presentata la domanda, l’INPS pagherà a partire dal mese di luglio 2022.
“I lavoratori domestici interessati dalla misura potranno recarsi nelle sedi del Patronato Acli, dove gli operatori li aiuteranno nel compilare e inviare la richiesta in via telematica all’INPS, oppure potranno scegliere la modalità di servizio online a distanza tramite il sito dedicato bonuscolfbadanti2022.info. In presenza o a distanza, la presa in carico della persona e la cura delle esigenze di ciascuno restano al centro dell’attività di servizio del Patronato Acli, la relazione rimane il valore aggiunto di un servizio sociale a tu per tu con la persona. A richiedere online il bonus all’INPS, pensiamo noi. Il servizio è gratuito.”
Il settore badanti e collaboratori domestici presenta purtroppo uno dei più alti tassi di irregolarità lavorativa, che raggiunge quasi il 60% del totale. “Come denunciano da tempo le Acli – ha concluso Ricotti – questo fenomeno ha un impatto diretto sulla sicurezza dei lavoratori e dei familiari, dato che i lavoratori senza contratto non possono accedere alla rete di formazione e tutela che invece protegge i lavoratori domestici regolari, né tanto meno ricevere il bonus 200 euro”.